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Monviso, cresta Patrile-Tranchero (o Cresta Berhault)

La scorsa settimana abbiamo avuto la possibilità di percorrere la lunga cresta che a partire dal colle delle Traversette arriva fino in vetta al Monviso. Il nome è già discutibile: prende il nome dei primi salitori (Patrile-Tranchero nel 1968), del salitore della prima invernale (un certo Patrick Berhault nel 2001), da Star Wars (skywalker)? Poco importa.

Istruzioni-relazione: Seguire il filo di cresta!

Nell’ordine: colle delle Traversette, Rocce Fourioun, Aiguille Bleue, Punta Venezia, colle del Couloir Bianco, Punta Venezia, colle del Porco, punta Udine, punta Roma, passo del Colonnello, passo Giacoletti, punta Gastaldi, punta Due Dita e passo due Dita, Visolotto (Lanino Coolidge Montaldo), Cadreghe di Viso, Monviso.

La cresta è molto lunga, circa 6 km in linea d'aria, con molti sali-scendi; non propone difficoltà tecniche elevate, ma presuppone una buona capacità di muoversi su terreno incerto. La roccia è generalmente buona e ci sono un gran numero di scappatoie (fin troppe, bisogna saper controllare la tentazione di mollare).

lunga cresta tra sereno e nuvole

Abbiamo deciso di percorrere l’itinerario in due giornate. Prima giornata, siamo partiti alle 8 circa dal pian del Re, e siamo giunto al passo due Dita verso le 20:30. Luogo di bivacco non comodo, non ci sono piazzole piatte, ma almeno eravamo al riparo dal forte vento da ovest che ci ha sempre accompagnato. Poi siamo partiti verso le 6, e giunti in punta al Viso alle 13:30. Poi discesa (lunga!) per la via Normale. Attenzione: noi avevamo portato dietro un paio di ramponi e una piccozza in due… si sono rivelate completamente inutili! E la mancanza di neve, significa anche mancanza di acqua da bere. Siamo partiti con circa 2,5 litri di acqua a testa, in cresta non c’è nulla, abbiamo elemosinato acqua tra punta Venezia e punta Udine, poi abbiamo dovuto razionare. La cresta è molto (troppo) attrezzata vicino alle Traversette, poi è attrezzata fino alla punta della Gastaldi. Discesa bella selvaggia fino al colle due Dita, c’è qualcosina poi per la salita del Visolotto e nella traversata. Doppie attrezzate nella discesa alla cresta Sud Est, poi chiodi e 2 soste anziane a spit sulla cresta NNW al Monviso. Come relazione abbiamo usato il sito del rifugio Giacoletti, ottima fino al passo due Dita. Poi la relazione su gulliver della cresta NW del Visolotto (con le preziose integrazioni di Abo!). Invece per la cresta NNW del Monviso abbiamo usato relazione di Gambeinspalla, troppo precisa e un po’ confusa. (al primo tiro: non seguire il bellissimo diedro rosso a sinistra, ma andare a destra, appariranno molti chiodi con maillon). Non abbiamo mai scalato sopra il V grado, è una cresta da fare completamente in scarponi. Abbiamo usato corda tripla omologazione di 50 m + cordino kevlar per le calate, ottimo compromesso. 6 rinvii e friend da 0,3 a 2 completavano il nostro zaino. Bella arrampicata sul Visolotto e sul Monviso (menzione speciale per il fessurone del secondo torrione del Viso, dura entrare nel fessurone con lo zainone!), il resto è molto scorrevole, diventa impegnativo con gli zaini pesanti e la lunghezza dell’itinerario.

Con Trilly, bella cavalcata sulla montagna emblematica. Consiglio di farla passando per i rifugi: uno o due giorni in più, partendo dal Giacoletti, e andando al Vallanta a dormire. Il peso per il materiale da bivacco è importante e (a noi) ha rallentato alquanto la progressione. Soste di calata e attrezzatura in generale in condizioni buone e accettabili. Ottime piazzole per dormire alle cadreghe di Viso. La cresta è una classica secondo i francesi (13 gite su Camptocamp!), che spesso ne sottovalutano lunghezza e difficoltà… lo diventerà mai anche per noi italiani? Frequentazione solo alla salita del colle delle Traversette e tra punte Venezia e Udine, solitudine nel resto dell’itinerario! Il telefono non prende salendo dalla NNW di Viso, fino a Pian del Re.

Da notare la fauna particolare osservata: ermellini, camosci e stambecchi a gogò, pernici...

Qui una galleria di foto prese durante il viaggio il primo giorno...

... ed il secondo giorno!

Se vuoi percorrere la cresta intera, o anche soltanto i pezzi più interessanti, non esitare a contattarci per un programma su misura per te!

Guarda anche le ultime uscite su gulliver relative alla cresta.

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