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Corno Stella, via dell'Aspirazione

Aggiornamento: 17 ago 2021

Una parete che mi mancava, itinerario che passa di fianco al mitico diedro rosso!

Gita effettuata in giornata, obbligatori i ramponi per risalire il canalone del Lourousa.

Primi quattro tiri tranquilli, poi si cambia marcia.

Ottimo il materiale indicato in relazione, che però può essere migliorat.

Itinerario ardito e coraggioso. Però si svolge praticamente tutto su lame staccate, che suonano a vuoto… itinerario per me troppo pericoloso.

Arrampicata in libera bella, a parte qualche breve tratto molto duro.

Il telefono non prende praticamente mai.

Aperto da Vince Ravaschietto e Morgantini nel 1978, in due giorni.

Provo a proporre una relazione aggiornata, riprendendo quella di gulliver:

Materiale: due mezze corde da 60 metri, 1 serie di friend fino al 4 raddoppiando da 0,75 al 3, nuts, chiodi e martello in fondo allo zaino, una staffa può essere comoda.

Risalire nel canalone di Lourousa fino agli isolotti e sotto la verticale del diedro rosso, visibile a destra un cuneo di legno con cordino (3h30-4 dal fondovalle).


Risalita del Canalùn

L1: salire il corto diedro verticale che conduce su una cengia, proseguire verso destra fino al termine e sostare alla base di un grande diedro (si passano due soste a chiodi con cordoni), 60 metri.

L2: percorrere il diedrone interamente, superare gli strapiombi verso destra, e sostare all'uscita, 50 m (in comune con diedro Rosso).

Secondo tiro

L3: salire per cengette e diedrini in obliquo a sinistra verso la scaglia per percorso non obbligato, noi abbiamo fatto un tiro da quasi 60m, sostando appena dopo a una fettuccia posata per terra.

Arrivo del nostro terzo tiro

L4: continuare verso la scaglia, si passa a sinistra, nei pressi di un buon chiodo si sale dritti e poi si sfrutta una grossa ed evidente lama che porta fin alla base della scaglia, sosta su due chiodi alla base, V e V+, 55 metri

Fessurino che arriva alla base della scaglia

L5: risalire la scaglia per fessurone/diedro fino alla sua cima, sarebbe possibile fare una comoda sosta giusto a sx appena usciti ma noi abbiamo continuato su dritti per compatta placca gialla (2 chiodi in posto), alla sua fine andare a sinistra per placca grigio bianca (passaggio sprotetto), quando si torna a proteggersi si entra in diedroni strapiombanti, continuare ancora su fino ad una sosta con eccentrico e chiodo (da integrare). 50 m, 6c.

L6: Passaggio duro in tetto iniziale verso sinistra, poi salir su per vari e assortiti diedri strapiombanti generalmente sprotetti, nei diedri tenersi sempre a sx nel caso si sdoppino, su tutto il tiro trovato un solo chiodo (40m, 6c/V+ A2 in gradi classici). Usciti dal diedro (2 chiodi) andare a sinistra e sostare su terrazzino (non proseguire dritto dove ci sono i nut con cordini come abbiamo fatto noi; si passerebbe anche, ma la sosta è scomoda e su lame).

L7: traversare orizzontalmente verso dx per 5m, poi su dritti (4 chiodi) per diedro di V fino in sosta su terrazzo comodissimo e larghissimo: il “paese del Bengodi” dopo la soste scomode precedenti…sosta da costruire, c’erano due chiodi ma dopo che ne ho tolto uno a mano ho preferito costruirmela a friends..

L8: salire dritti per muretto con chiodo, poi traversare su lama a sx fin sotto un corto fessurino verticale su roccia grigia con 2 chiodi. Uscire a sx fino a canale ingombro di pietrame con due chiodi di sosta.


L9: Continuare per 20 m in traverso ascendente a dx fino a comodo terrazzo già sulla cresta sommitale.(40m, V+/6a). Sosta comoda ma da costruire.

L10: cresta facile fino alla croce di vetta, 30m circa.

Qui le foto della giornata!



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